Reati ambientali ed urbanistici

Reati ambientali ed urbanistici

Reati ambientali - coordinate giuridiche

Ha introdotto due nuovi reati ambientali contravvenzionali nel codice penale (art. 727 bis, c.p. e art. 733 bis, c.p.).

Ha ampliato il novero di reati previsti dall’art. 25 undecies del Decreto, introducendo nel Codice Penale, fra le altre, le fattispecie di “inquinamento ambientale” (art. 452 bis, c.p.), di “disastro ambientale” (art. 452 quater, c.p.), di “delitti colposi contro l’ambiente” (art. 452 quinquies, c.p.), di “traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività” (art. 452 sexies, c.p..), nonché la fattispecie sulle “circostanze aggravanti” (art. 452 octies, c.p.).

  1. Art. 137 commi 2, 3, 5, 11 e 13, T.U. Ambientale (Sanzioni penali)
  2. Art. 256, commi 1, 3, 5 e 6, T.U. Ambientale (Attività di gestione di rifiuti non autorizzata)
  3. Art. 257, commi 1 e 2, T.U. Ambientale (Bonifica dei siti)
  4. Art. 258, comma 4, secondo periodo, T.U. Ambientale (Violazione degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri obbligatori e dei formulari)
  5. Art. 259, comma 1, T.U. Ambientale (Traffico illecito di rifiuti)
  6. Art. 260, comma 1 e 2, T.U. Ambientale (Attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti)
  7. Art. 260 bis, commi 6, 7, 8, T.U. Ambientale (Sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti)
  8. Art. 279, comma 5, T.U. Ambientale (Sanzioni)
  1. Art. 1 (Commercio di esemplari di specie dell’allegato A, appendice I, ed allegato C, parte 1)
  2. Art. 2 (Commercio degli esemplari di specie dell’allegato A, appendice I e III, ed allegato C, parte 2)
  3. Art. 3 bis
  4. Art. 6 (Divieto di detenzione di esemplari costituenti pericolo per la salute e l’incolumità pubblica)

Art. 3 comma 6 (Cessazione e riduzione dell’impiego delle sostanze lesive, ex art. 3 della L. n. 549 del 28 dicembre 1993, recante rubrica “Misure a tutela dell’ozono stratosferico e dell’ambiente)

  1. Art. 8 (Inquinamento doloso)
  2. Art. 9 (Inquinamento colposo)

Testo unico edilizia

Il dpr 380/2001 detta i principi generali e la disciplina che regolamenta l’attività edilizia, dai controlli preventivi, alla vigilanza, alle sanzioni.

Il testo del dpr 380/2001 è stato aggiornato diverse volte nel corso degli anni, ad esempio ad opera della legge 166/2002, del decreto legislativo 301/2002, del decreto legge 269/2003, del decreto legge 300/2006, del decreto legge 133/2014 e, più di recente, del decreto legge 76/2020.

Reati edilizi e responsabilità del direttore dei lavori

Cass. pen. sez. III, 08.06.2018, n. 33387

“Per il reato di cui all’art. 44, comma 1, lett. b), d.P.R. n. 380/2001 e s.m.i., è configurabile la responsabilità del direttore dei lavori, poiché esiste in capo al medesimo un effettivo e concreto obbligo di vigilanza anche nel corso dell’esecuzione dei lavori. Tuttavia, in conformità al disposto dell’art. 29, d.P.R. n. 380/2001, il direttore non è responsabile ove abbia contestato agli altri soggetti la violazione delle prescrizioni del permesso di costruire, con esclusione delle varianti in corso d’opera, fornendo al dirigente o responsabile del competente ufficio comunale contemporanea e motivata comunicazione della violazione stessa”.

Autorizzazione edilizia provvisoria

Cass. pen. sez. III, 09.01.2018, n. 9876

“Sussiste il reato d’esecuzione di lavori in assenza di permesso di costruire, anche nel caso in cui gli stessi siano stati assentiti da un’autorizzazione edilizia provvisoria o “in precario”, poiché tale autorizzazione non soltanto è “extra legem”, in quanto non prevista, ma è anche illegittima giovando a tollerare una situazione d’evidente abuso edilizio”.

(Fattispecie in cui la realizzazione di una serra poggiata su una piattaforma di calcestruzzo era stata autorizzata per un anno ed il manufatto non rimosso alla scadenza e mantenuto per oltre dieci anni).